Come funziona la lavatrice a ultrasuoni
  1. Cos’è la lavatrice a ultrasuoni per sigarette elettroniche
  2. Come funziona la lavatrice a ultrasuoni
  3. Consigli per il lavaggio a ultrasuoni
 

Anche lo svapatore più pigro sa che la manutenzione della sigaretta elettronica è imprescindibile. Per attuarla, c'è uno strumento tecnologico che può aiutare: il pulitore a ultrasuoni, più noto come lavatrice a ultrasuoni.
 

Cos’è la lavatrice a ultrasuoni per sigarette elettroniche

La lavatrice a ultrasuoni è un macchinario utilizzato per la rimozione dei residui di sporco. A seconda delle dimensioni, può trattarsi di un’enorme e complessa apparecchiatura industriale, come di un piccolo elettrodomestico che tutti potremmo avere in casa.

Il suo meccanismo di funzionamento si rivela particolarmente utile ai possessori di sigarette elettroniche. Gli e-liquid, infatti, tendono a lasciare dei residui all’interno dell’atomizzatore e del serbatoio, e la polvere e tutti i tipi di impurità si accumulano negli angoli più riposti e meno raggiungibili della nostra e-cig.

Grazie alla sua tecnologia, questo apparecchio può pulire da incrostazioni e depositi di ogni genere. Inoltre, al pari delle normali lavatrici, quasi tutti i modelli di lavatrice a ultrasuoni consentono di regolare la temperatura e di aggiungere del detergente o del disinfettante, così da pulire in profondità e igienizzare quanto si va a inserire.

Sfruttando la lavatrice a ultrasuoni è possibile lavare gli atomizzatori della sigaretta elettronica, i drip tip, i serbatoi e altre parti di ricambio.
 

Come funziona la lavatrice a ultrasuoni

Il principio di funzionamento della pulizia a ultrasuoni è la cavitazione. Si tratta di un fenomeno che si basa sulle interazioni tra pressione, temperatura e tensione di vapore.


La cavitazione come processo fisico

Come l’ebollizione e la vaporizzazione, anche la cavitazione trasforma un liquido in vapore, ovvero ne cambia lo stato da liquido a gassoso, producendo le consuete bolle (“cavità”, appunto) che contengono il vapore.

Nell’ebollizione il fenomeno si verifica a causa dell’aumento di temperatura, che conseguentemente accresce la tensione di vapore fino a superare la pressione del liquido.

Nella cavitazione, per contro, l’effetto è rovesciato: il vapore si forma perché gli ultrasuoni creano delle onde di pressione e depressione che si alternano con una notevole rapidità. Così, si crea un cosiddetto “campo ultrasonico” che fa scendere la pressione del liquido molto velocemente, mentre temperatura e tensione non mutano.

Le bolle di vapore che si formano in questo modo non risalgono in superficie per esplodere, come accade quando l’acqua bolle, ma implodono subito, proprio perché la pressione di vapore è rimasta costante e non è in grado di superare la pressione del liquido.

Se poi si aumenta la temperatura, anche i parametri del rapporto tra tensione e pressione cambiano. In altre parole, se il liquido all’interno della lavatrice a ultrasuoni è più caldo, la cavitazione risulta più facile e il processo di pulizia più rapido ed efficace.
 

Cavitazione e pulizia

Il momento della cavitazione utile per la pulizia è quello dell’implosione delle piccole bolle di vapore formate dal cambiamento della pressione. Queste bolle sono caratterizzate da una mobilità considerevole e la loro implosione rilascia una quantità di energia sufficiente a rimuovere lo sporco.


A differenza del lavaggio con un detersivo tradizionale, che sfrutta l’azione dei tensioattivi per pulire un tessuto o qualsiasi superficie, un lavaggio a ultrasuoni si basa sulla forza meccanica di queste bolle d’aria. Il tipo di pulizia che si realizza in questo modo è definito “pulizia per asportazione”.

In sostanza, l’implosione delle bolle applica una certa forza sui residui presenti sugli oggetti da lavare, che vengono così rimossi in maniera efficace. È un principio di funzionamento molto simile a quello di una spazzola, ossia di una forza meccanica che stacca le particelle mediante sfregamento.
 

La pulizia a ultrasuoni della sigaretta elettronica

Dunque, inserendo nella vasca della lavatrice a ultrasuoni le parti dell'e-cig, le mini bolle d’aria prodotte dalla cavitazione andranno a implodere su tutta la superficie di atomizzatori, drip tip eccetera. Così facendo, “spazzolano” questi oggetti raggiungendo tutte le più piccole cavità e gli angoli che non riusciremmo a raggiungere con qualsiasi strumento da pulizia tradizionale.

Il risultato è che le componenti della sigaretta elettronica torneranno come nuove: niente più residui visibili di liquidi e basi, o incrostazioni di calcare dovute alla pulizia con l’acqua, né microparticelle di aromi rimaste all’interno di tank e atom nonostante la vaporizzazione. In questo modo, si potrà riprendere a svapare come se la sigaretta elettronica fosse stata appena acquistata.

Peraltro, molti utilizzano la lavatrice a ultrasuoni proprio con le e-cig appena acquistate. È noto, infatti, che qualsiasi oggetto in materiale plastico o metallico appena uscito dalla fabbrica potrebbe presentare residui consistenti di oli o grassi lubrorefrigeranti, utilizzati dagli attrezzi e dei macchinari che modellano i vari accessori. Grazie alla lavatrice a ultrasuoni, anche questi residui possono essere rimossi in breve tempo e con notevole efficacia.
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Consigli per il lavaggio a ultrasuoni

Ecco alcuni consigli pratici per sfruttare al meglio la lavatrice a ultrasuoni.

  • Il detergente
    A volte, per rimuovere dei residui di sporco leggeri, può essere sufficiente un ciclo di lavaggio con sola acqua. Per delle incrostazioni più ostinate, alcuni aggiungono una o due gocce di sapone per i piatti. Tuttavia, è consigliabile impiegare prodotti detergenti appositi, come dell’alcool isopropilico.
  • L’acqua
    Si può utilizzare della comune acqua di rubinetto, ma per evitare che si formino delle nuove macchie di calcare subito dopo aver pulito quelle vecchie è meglio optare per l’acqua demineralizzata.
  • Tempi di lavaggio, temperature e wattaggio
    I modelli più economici di lavatrice a ultrasuoni, in genere, lavorano solo a bassi wattaggi, in tempi ristretti e a temperature non regolabili. Per un lavaggio ottimale, meglio orientarsi su un modello con wattaggio regolabile almeno fino a 50 W, e scaldare l’acqua a 60° per un ciclo completo di mezz’ora o un’ora.
  • Non esagerare!
    Per via dell’azione di sfregamento che si esercita col metodo della cavitazione, i materiali più delicati dell’e-cig (come gli o-ring) potrebbero rovinarsi, seppur leggermente. È bene quindi effettuare questo tipo di lavaggi speciali solo se ce n’è realmente bisogno e non più di una volta a settimana.
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