Differenza tra vaporizzatore e sigaretta elettronica
  1. Differenze tra vaporizzatore e sigaretta elettronica
  2. Caratteristiche tecniche sigaretta elettronica
  3. Caratteristiche tecniche vaporizzatore
  4. Qual è la scelta migliore tra vaporizzatore e sigaretta elettronica


Differenze tra vaporizzatore e sigaretta elettronica

Il settore dello svapo si caratterizza per essere vario e diversificato, non solo per l’ampia gamma di fluidi e aromi presenti sul mercato, ma anche per i differenti device che possono essere utilizzati per svapare. Nello specifico la vaporizzazione può essere effettuata tramite sigaretta elettronica oppure vaporizzatore. Entrambi si basano sulla nebulizzazione del liquido piuttosto che sulla combustione di tabacco, tuttavia le modalità d’uso variano a seconda del tipo di dispositivo impiegato.

Proprio per questo motivo è bene conoscere gli elementi in comune e le differenze che li caratterizzano per poter scegliere la soluzione più adatta alle esigenze dei vapers.


Gli elementi in comune sono i seguenti:

  • in entrambi i casi il meccanismo di funzionamento è lo stesso. Si inala e aspira il vapore acqueo e non il carbonio;
  • i dispositivi sono alimentati da una batteria integrata, che porta l'e-liquid oppure il composto in forma solida alla temperatura ideale per la nebulizzazione tramite una lamina di metallo. Quindi si evitano gli effetti del fumo passivo e l’assimilazione di sostanze nocive e dannose;
  • la batteria rappresenta la fonte dell’energia che consente il funzionamento del dispositivo. La durata della carica dipende dalla potenza dell’elemento e spesso dalle dimensioni dello strumento elettronico, comunque è possibile ricaricarlo tramite l’apposita porta USB o usando un caricabatterie;
  • si ha un’ampia possibilità di scelta per quanto riguarda le concentrazioni di nicotina, il gusto degli e-liquid, la resistenza, i sistemi di serbatoio e i modelli proposti dalle varie marche;
  • le temperature non superano i 300°C, anche se alcuni modelli presentano valori decisamente inferiori. Di conseguenza non si verifica mai la carbonizzazione derivata dalla combustione.

Anche se molte caratteristiche tecniche sono simili, l’e-cig e il vaporizzatore presentano una differenza fondamentale, che riguarda il contenuto da vaporizzare.

Infatti la sigaretta elettronica integra un atomizzatore che supporta soltanto i liquidi specifici per questa destinazione d’uso. La miscela di base contiene glicole propilenico e glicerina vegetale (in media il rapporto è 50:50) a cui possono essere aggiunti acqua, aromi e nicotina per avere un sapore in linea con i gusti del vaper. Inoltre gli utenti possono creare da soli i fluidi miscelando i vari componenti in modo da avere un prodotto su misura, anche se si tratta di una soluzione indicata per i più esperti perché è difficile tenere sotto controllo le esatte quantità degli ingredienti.

Al contrario, il vaporizzatore si caratterizza per modalità d’uso più varie in quanto permette di fumare anche le erbe. Quindi riesce a soddisfare le richieste di una parte più ampia dei fumatori. È possibile quindi utilizzare questo strumento per inalare aromi di vario tipo, erbe aromatiche essiccate e la cannabis, ovviamente nelle concentrazioni previste per legge. In questo caso si è in grado di adattare l’uso di questo strumento volta per volta alle proprie necessità del momento.

 

Caratteristiche tecniche sigaretta elettronica

Il funzionamento della sigaretta elettronica si basa sull'atomizzatore, un dispositivo in grado di nebulizzare l’e-liquid e disperderlo sottoponendolo ad alta pressione dopo averlo incanalato a grande velocità attraverso un filtro a maglia stretta.
Quindi la batteria riscalda elettronicamente le pareti della canalina al cui interno vengono convogliate le gocce di vapore acqueo a temperature tra i 120 e i 300°C. In questo modo dal drip tip viene generato il tipico vapore bianco.

Questi strumenti vengono definiti anche e-cig oppure cigalikes perché presentano una configurazione semplice studiata per imitare il design di una normale sigaretta.

In commercio si trovano decine di varianti diverse, che si differenziano per:

  • potenza delle batterie. Più sono grandi e più forte è l’hit della nicotina e la durata della carica. Possono essere ricaricabili oppure monouso;
  • resistenze. Possono essere ricaricabili impiegando cotone organico e fili resistivi oppure usa e getta;
  • dimensioni. Influenzano non solo la praticità e la comodità d’uso del device, ma anche le sue prestazioni. I modelli più piccoli sono denominati pod mod;
  • capienza del tank. Vengono impiegate anche cartucce e-liquid monouso, quindi le e-cig richiedono un livello di manutenzione minima e non è necessario riempire il serbatoio;
  • sistema di attivazione, che può essere automatico oppure a pulsante. Nel primo caso la batteria si attiva inalando, nel secondo bisogna premere il pulsante di accensione.

Inoltre le performance del modello variano in base al tipo di e-liquid utilizzato. In commercio sono presenti numerosi articoli: si va dalle soluzioni classiche con nicotina gusto tabacco a quelle aromatiche con o senza nicotina. Tutti i composti comprendono il glicole propilenico e la glicerina vegetale a cui si possono aggiungere acqua, nicotina e aromi naturali o artificiali.

Una volta attivata, la batteria inizia a riscaldare il cartomizer, contenente la bobina di riscaldamento avvolta in involucro di polyfill. Quest’ultimo assorbe il fluido e lo riscalda in pochi secondi per trasformarlo in vapore da inalazione.

 

Caratteristiche tecniche vaporizzatore

I vaporizzatori si basano sull'impiego di un modulo ricaricabile combinato con fluidi intercambiabili. Presentano dimensioni maggiori rispetto a quelle di una sigaretta elettronica e la batteria ha una maggiore autonomia.

Il sistema e la tecnologia di funzionamento sono gli stessi delle e-cig, tuttavia nella maggior parte dei casi è prevista una camera di combustione (anche se questo processo in realtà non avviene) e non un semplice serbatoio per la cartuccia.

Questa caratteristica si spiega con il fatto che la cultura del vape vede questo strumento come un mezzo per andare incontro a differenti modalità. Infatti le opzioni disponibili coprono un vasto range di possibilità. Si tratta di una soluzione adatta a chi è interessato semplicemente a svapare senza prestare attenzione alle qualità tipiche di una normale sigaretta, riscontrabili anche nella sigaretta elettronica.

La camera di combustione si configura come un vero e proprio piccolo forno dalle pareti in ceramica o in lamina di metallo che vengono riscaldate dall'energia elettrica proveniente dalla batteria fino a raggiungere una temperatura tra i 100 e i 300°C a seconda del modello. Così l’e-liquid viene vaporizzato e convogliato nella canalina di aspirazione. L’hit della nicotina è più secco e intenso rispetto a quello dell’e-cig, quindi questa soluzione viene preferita dai fumatori tradizionalisti perché garantisce un’esperienza molto simile senza dover affrontare i problemi legati al filtro e gli effetti sul corpo della tossicità del catrame.

Se si desidera cambiare il sapore oppure la concentrazione di nicotina del liquido, è sufficiente aggiungere l’e-liquid prescelto nella camera. La modalità è la stessa per la ricarica. Alcuni produttori hanno messo in commercio vaporizzatori che integrano invece per ragioni di comodità una capsula pre-riempita. In questo modo è possibile passare a un altro gusto o composto senza dover finire quello già presente nel serbatoio.

Infine la miscela chimica può essere sostituita da capsule di tabacco trinciato, erbe essiccate o cannabis. Si evita l’assimilazione del carbonio perché il composto non viene bruciato bensì riscaldato finché le componenti aromatiche non si vaporizzano e possono essere inalate.

 


Qual è la scelta migliore tra vaporizzatore e sigaretta elettronica?

La sigaretta elettronica e il vaporizzatore sono elementi che si rivolgono a un pubblico diverso, quindi la scelta va fatta valutando qual è la destinazione d’uso dello strumento.

I dati indicano che l’e-cig viene preferita dai fumatori che desiderano smettere di fumare attraverso la riduzione progressiva delle concentrazioni di nicotina presenti nei liquidi. Inoltre è impiegata soprattutto dagli utenti con un consumo prevalente di tabacco trinciato o bionde perché la gestualità e la forma sono simili a quelle della sigaretta tradizionale.

Al contrario, il vaporizzatore è una scelta aperta anche a chi vuole fumare in maniera alternativa di tanto in tanto oppure ai non fumatori. Infatti è possibile caricare la camera con erbe prive di tabacco. Per questo motivo si è molto sviluppato in California, dove è stato legalizzato il consumo di cannabis per fini terapeutici.

Se si utilizzano gli e-liquid, il sistema adottato e l’effetto sono gli stessi e l’unica differenza riguarda la modalità di somministrazione.

Non è possibile dare consigli a priori su quali sia la scelta migliore tra vaporizzatore e sigaretta elettronica. Ogni vaper deve valutare personalmente e decidere quali siano le proprie aspettative. In caso contrario si correrebbe il rischio di fare una scelta errata perché i due dispositivi supportano, come abbiamo visto, differenti funzioni.

 
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