
- Dopo quanto scade il liquido della sigaretta elettronica
- Cosa influenza la durata di un e-liquid
- Consigli per conservare in maniera corretta i liquidi
- La data di scadenza su un liquido è obbligatoria?
- Perché gli e-liquid hanno una data di scadenza
- Come accorgersi che il liquido della sigaretta elettronica è scaduto
Un fattore che molto spesso lascia spazio a incertezze nei primi tempi in cui ci si avvicina al mondo dello svapo è la conservazione e la durata dei liquidi per l'e-cig. Infatti è presente una data di scadenza.
Ma cosa bisogna sapere su questo argomento?
Dopo quanto scade il liquido della sigaretta elettronica
Dato che si tratta di prodotti alimentari, tutti i liquidi e gli aromi in commercio hanno una durata di molti mesi e la data di scadenza è impostata a 2 anni.
Tuttavia può trascorrere del tempo tra il momento della produzione e quello dell’acquisto.
E non c’è da dimenticare che il consumo dei fluidi avviene in un periodo di tempo che va da alcuni giorni a un mese a seconda delle proprie abitudini di svapo e della frequenza della ricarica del serbatoio.
O ancora può accadere che un vaper crei personalmente i fluidi combinando glicerina vegetale, glicole propilenico, acqua, aromi e nicotina in base ai gusti personali. Di conseguenza le boccette possono rimanere aperte per più tempo.
Per questi e altri motivi bisogna sempre fare riferimento alla data di scadenza, di validità oppure di confezionamento riportata sul flacone o sul tappo.
Cosa influenza la durata di un e-liquid?
Anche se la durata dei liquidi è in media 2 anni, la validità dipende da numerosi fattori, compresi sia le caratteristiche dell’articolo sia le modalità di conservazione.
Le cause che riducono la durata di un liquido e che influenzano le componenti del prodotto sono:
- la tipologia di aroma (i tabaccosi richiedono alcuni mesi per maturare in modo adeguato, perciò sono tra i prodotti che durano di più; quelli fruttati naturali hanno una scadenza più breve perché il sapore si dissipa più velocemente);
- l’ossidazione più veloce della nicotina se esposta a fonti di calore o alla luce diretta del sole;
- il peso degli aromi su quello totale del flacone: più alta è la concentrazione della sostanza e più tempo impiega a degradarsi;
- la qualità degli ingredienti: più si adotta una soluzione low cost e meno tempo dura l’e-liquid;
- la conservazione errata (boccetta aperta): ciò vale soprattutto per i prodotti contenenti nicotina (in cui il contatto con l’aria favorisce il processo di decomposizione e di ossidazione di questa sostanza). Proprio per questo motivo i liquidi con presenza di nicotina e i flaconi di questo alcaloide tendono ad avere una durata minore rispetto alle soluzioni nicotine-free a causa della reazione chimica che si verifica una volta aperto il flacone.
Consigli per conservare in maniera corretta i liquidi
Vista la loro durata e i fattori che possono comprometterne e velocizzare la scadenza, ci sono 2 piccoli accorgimenti che possono essere presi per preservare un po’ i liquidi:
- i flaconi devono essere tenuti al buio in un luogo fresco e asciutto, preferibilmente al di sotto della temperatura ambiente. Ciò aiuta a contrastare il processo di degradazione delle componenti
- usare bottiglie adatte ai liquidi per sigaretta elettronica piuttosto che contenitori a tenuta stagna e non dedicati
Alcuni consumatori credono che aumentare la concentrazione di aroma o di nicotina per millilitro permetta di allungare la durata dell’e-liquid, ma aggiungere altre dosi è un sistema che non risolve i problemi legati a questo aspetto. Infatti questa soluzione non contrasta il decadimento di altre componenti del contenuto della boccetta, ad esempio il glicole propilenico e la glicerina vegetale.
La data di scadenza su un liquido è obbligatoria?
Si ricorda che la TPD (normativa in vigore in Europa tra i Paesi EU) non obbliga i produttori di fluidi a stampare sulla confezione la data di scadenza, anche se ciò vale per gli aromi.
Al tempo stesso la normativa italiana prevede che questo elemento venga inserito per tutti i prodotti alimentari e assimilati.
Di conseguenza la data termine viene indicata per:
- basi neutre prodotte in Italia;
- aromi naturali e artificiali realizzati sia in Italia che nei Paesi UE in conformità con quanto prescritto dalla regolamentazione comunitaria (se invece si tratta di aromi non alimentari la data di scadenza non è obbligatoria in etichetta, neppure nel caso di linee di produzione nazionale);
- e-liquid semplici e complessi la cui produzione è avvenuta in Italia.
Perché gli e-liquid hanno una data di scadenza
Il problema legato alla scadenza dei liquidi per e-cig è molto semplice: cambiano sapore.
Ciò si spiega con il fatto che con il passare del tempo gli ingredienti interagiscono in modo diverso tra loro e la loro percezione muta.
Perciò si avverte una sensazione dolciastra o amarognola in bocca e sia il gusto che la qualità dell’e-liquid risulta essere decisamente inferiore rispetto a quelli che lo caratterizzavano in passato quando non era ancora scaduto.
È anche vero, però, che gli e-liquid che hanno superato la scadenza non diventano mai tossici e che la degradazione delle componenti avviene in modo estremamente lento, quindi non è necessario eliminare drasticamente i prodotti appena alla scadenza.
Anche se non hanno mai conseguenze negative sul benessere del vaper o sulla sua sicurezza, il principale consiglio è comunque quello di rispettare la data di scadenza e di evitare il consumo dei prodotti scaduti.
Come accorgersi che il liquido della sigaretta elettronica è scaduto
In base alla versione e alla composizione del fluido cambiano anche i fattori che consentono di determinare se il prodotto è ancora valido.
Migliore è la qualità dell’articolo e meno evidenti sono gli elementi che possono far registrare un cambiamento rispetto all'aspetto e al sapore originari.
In questo caso è necessario prestare attenzione alla data di confezionamento (il lotto di produzione) oppure a quella di scadenza, la cui indicazione è riportata sul tappo oppure sul flacone stesso.
I principali indizi che la durata del liquido è giunta a termine sono i seguenti:
- il fluido ha un sapore più aspro rispetto a quello originario oppure sembra essere cattivo al palato;
- il prodotto emana un cattivo odore: ciò vale soprattutto per gli aromi concentrati che hanno subito un processo di decomposizione;
- l’e-liquid inizia a gelificare. Questo fattore rende impossibile l’utilizzo (la sigaretta elettronica subisce malfunzionamenti se si riempie il serbatoio con un fluido con queste caratteristiche, poiché i fori della resistenza si possono ostruire e la testina si può bruciare o andare in cortocircuito.
Si ricorda che questo cambiamento è più comune nei liquidi di bassa qualità, quindi è bene acquistare soltanto soluzioni dotate di certificazione e tramite fonti ufficiali; - il fluido diventa solido oppure comincia a scindersi nelle sue varie componenti. In questo caso non è possibile mettere in atto un trattamento per modificare gli effetti negativi: l’impiego del prodotto è altamente sconsigliato per non rovinare lo strumento di vaping e non si può far altro che buttare il flacone.
Questo processo interessa spesso i liquidi concentranti o composti.
Una maggiore attenzione va prestata ai fluidi contenenti nicotina perché esiste il pericolo di intossicazioni a causa delle caratteristiche di questa sostanza.
In genere l’ossidazione della nicotina rende l’e-liquid più scuro e l'odore più penetrante oppure sgradevole.
Bisogna essere cauti e verificare con cura la data di scadenza quando il colore del fluido contenuto nelle boccette cambia drasticamente. Esiste infatti la possibilità che sia avvenuta una reazione inconsueta che abbia fatto andare a male il liquido in maniera repentina e prima della scadenza dei limiti temporali previsti.