Come fumare la sigaretta elettronica
  1. Cos'è e da cosa è composta
  2. Funzionamento
  3. Come preparare la sigaretta elettronica
  4. Quando sostituire le cartucce o ricaricare il serbatoio?
  5. Differenze con una boccata di sigaretta tradizionale


Cos'è e da cosa è composta

Comprendere il funzionamento delle sigarette elettroniche non è difficile. Basta solo conoscere alcune informazioni di base.

Le sigarette elettroniche sono dei dispositivi alimentati conbatterie al litio che generano vapore. Sono nate per assomigliare alle sigarette tradizionali, così da sostituirle e limitare il danno provocato alla salute del fumatore.

Con il tempo, l’evoluzione ha fatto sì che diventassero anche un oggetto di design. Esistono numerosi modelli di e-cig (questo è il nome più usato per le sigarette elettroniche), ognuno con il proprio sistema per soddisfare qualsiasi metodo di svapo.

La sigaretta elettronica usa una cartuccia di liquido aromatizzato che, a contatto con la resistenza dell’atomizzatore (che si riscalda), diventa vapore. Il liquido è fatto da una miscela di glicerina vegetale, glicole propilenico, aromi e, opzionalmente, nicotina (non è indispensabile e può variare nella quantità).
 

Funzionamento

Ecco cosa succede quando fumiamo una sigaretta elettronica (quindi "svapiamo"):

  • Si avvicina il dispositivo alla bocca e si inala.
  • La batteria si attiva e comunica con il vaporizzatore.
  • Il vaporizzatore, grazie alla resistenza che si riscalda, scalda il liquido presente nella cartuccia.
  • Lo svapatore può soffiare ed esce uno sbuffo di vapore.
 


Come preparare la sigaretta elettronica

Ora che abbiamo qualche nozione su com'è composta e su cosa avviene realmente al suo interno, vediamo come si prepara la sigaretta elettronica per poterla fumare (soprattutto al suo primo utilizzo).
  

  1. Comprare un kit

Per chi è alle prime armi può essere molto comodo un kit già pronto (sia ricaricabile che mono uso). Un kit iniziale di sigaretta elettronica contiene di base una batteria, un atomizzatore e le cartucce. Alcune marche potrebbero inserire un gadget in più nel kit, ma le differenze non sono sostanziali.

Oltre al kit scegliete un liquido che sia di vostro gradimento; esistono tantissimi gusti diversi e potrete davvero sbizzarrirvi!
 

  1. Caricare la batteria

La batteria di una sigaretta elettronica è al litio e, solitamente, al momento dell'acquisto le batterie sono già cariche per metà, ma prima di iniziare a svapare, è meglio effettuare una carica completa. Se prenderete l’abitudine di caricare e scaricare totalmente la batteria, questa godrà di un periodo di vita maggiore.
La media di utilizzo di una batteria prevede circa 300 utilizzi. Se la batteria deve essere riposta, bisogna cercare di farlo sempre a carica piena. Conservarle per lungo tempo con una carica bassa, riduce di molto la loro durata complessiva.

Quando la batteria è completamente carica va staccata dal cavo dell’alimentatore, se si tratta di una batteria integrata alla box, e avvitata all’atomizzatore.
Ci sono batterie estraibili, comunemente chiamate “esterne”, che possono essere caricate in un caricatore apposito. Queste, una volta cariche, vanno tolte dal caricabatterie e posizionate all’interno della box, che le collega all’atomizzatore.
 

  1. Caricare la cartuccia

Le ricariche possono essere con o senza nicotina, proprio perché, come detto in precedenza, la quantità di nicotina è variabile.

Dopo aver stabilito la concentrazione di nicotina preferita, si cercano in quel range i liquidi con cui riempire il tank (la cartuccia), oppure si può ricorrere alle cartucce già pronte. Quindi le si avvita al dispositivo.

Ora potete fare la vostra svapata!

Caricare la cartuccia

Quando sostituire le cartucce o ricaricare il serbatoio?

È stimato che nell’arco di un’intera giornata uno svapatore consuma l’equivalente di un tank di liquido o una cartuccia. Tuttavia la durata della carica dipende da più fattori, come la frequenza di svapate o il tipo di atomizzatore.

Il tipo di atomizzatore può determinare più o meno consumo di liquido. Solitamente gli atomizzatori sono muniti di un tank trasparente che permette di vedere la quantità residua del liquido. Quando si vede che il liquido sta per esaurirsi, questo va ricaricato per evitare di “andare in secca” e aspirare un tiro che rischia di avere il sapore di bruciato. Solitamente, il serbatoio indica anche il livello massimo di liquido da versare nel tank per non rischiare di metterne troppo e affogare la resistenza.

Il sapore della svapata cambia drasticamente quando è il momento di ricaricare il serbatoio o di cambiare la cartuccia. Quindi non preoccupatevi molto, bastano davvero pochi giorni per capire quando è il momento di ricaricare il liquido o cambiare la cartuccia della sigaretta elettronica.

Il momento della ricarica può essere anche l’occasione per cambiare gusto del liquido. In questo caso può capitare che le prime svapate abbiano un sapore misto. Questo accade perché all’interno dell’atomizzatore si trovano dei materiali (cotone, wick o mesh) che assorbono il liquido e lo portano alle resistenze trasformandolo in vapore. Finché le parti saranno imbevute del liquido precedente si continuerà a percepirlo.
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Differenze con una boccata di sigaretta tradizionale

Chi è abituato a fumare una sigaretta vecchio stile, all’inizio potrà avere qualche piccola difficoltà prima di rimanere soddisfatto dalla svapata.

Bisogna tener presente che fumare e svapare sono due cose molto diverse, quindi anche il modo in cui le si fuma deve cambiare.

La sigaretta tradizionale si fuma con tiri veloci, l’e-cig, invece, ha un concetto diverso. L’aspirazione va fatta molto lentamente per riempire completamente la bocca e, solo dopo si può inalare il vapore nei polmoni.
 

La sigaretta elettronica si fuma per periodi brevi: quattro, cinque svapate. Non si deve esagerare con lo svapo per più motivi: l’hardware, ogni tanto, deve raffreddarsi e gola e lingua hanno bisogno di un periodo di riposo. Ciò serve per non irritare bocca e gola, altrimenti si avvertono pizzicori alla gola e alle papille gustative. Questo è un fenomeno comune per gli svapatori non esperti che viene chiamato “lingua dello svapatore”. Questo inconveniente si risolve in brevissimo tempo, svapando in modo ragionevole.
 

Per svapare correttamente una sigaretta elettronica:

  • bisogna fare un primo "sbuffo di preparazione" (una rapida aspirazione che non forma vapore),
  • bisogna aspirare lentamente (e riempire la bocca di vapore),
  • tenere il vapore in bocca per qualche secondo (da 3 ai 5 secondi),
  • tirarlo fuori dalla bocca o dal naso.
svapare correttamente​​​​​​​

Sentirsi soddisfatti con la sigaretta elettronica

Con le sigarette tradizionali, gli effetti della nicotina si sentono dopo una manciata di secondi.
Con la sigaretta elettronica si deve attendere un po’ di più tempo prima che si appaghi questo desiderio.

Con lo svapo, la nicotina viene assorbita non solo dal naso e dai polmoni, ma anche attraverso le mucose del cavo orale. Pertanto, chi passa alla sigaretta elettronica, deve avere un po’ di pazienza per sentire l’appagamento: dopo pochi giorni ci si sarà perfettamente abituati a questo nuovo modo di fumare.
 

Molte persone, per essere completamente soddisfatte, hanno bisogno di sentire il colpo in gola che si percepisce fumando sigarette di tabacco molto forti. Con lo svapo si possono raggiungere sensazioni anche più forti, ma bisogna sapere come fare.
Si possono usare delle concentrazioni di nicotina basse e fare delle svapate molto più lente e lunghe. In questo modo, non solo il vapore sarà più intenso, ma, scaldando la testina, il fumo sarà molto più caldo. Per questo motivo esistono atomizzatori e big battery che hanno la caratteristica di generare più fumo e più calore in modo da appagare l’hit (appunto il colpo in gola).
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Regolando il voltaggio della batteria e la quantità di aria nell’atomizzatore si riesce a trovare la configurazione perfetta per sentirsi soddisfatti.

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