- In che senso si ricarica una sigaretta elettronica?
- Ricaricare il liquido di una sigaretta elettronica
- Alcuni accorgimenti per la ricarica del liquido
- Accessori per ricaricare il liquido delle sigarette elettroniche
- Ricaricare l'e-cig è l'occasione giusta per pulirla
- Caricare le batterie delle sigarette elettroniche
In che senso si ricarica una sigaretta elettronica?
Come ricaricare la sigaretta elettronica è un argomento molto semplice eppure piuttosto spinoso per chi è alle prime armi e ancora non sa come destreggiarsi nel mondo dello svapo.
Cosa si ricarica in una e-cig?
Con questa guida risponderemo alle domande più comuni, dando valide istruzioni e informazioni sulla sostituzione delle ricariche di liquido e sull’utilizzo dei caricabatteria.
Ricaricare il liquido di una sigaretta elettronica
I tipi di sigarette elettroniche in vendita sono davvero tantissimi e ognuno ha il suo modo per effettuare la ricarica del liquido.
La media del consumo giornaliero è stimata attorno ai 3 ml, tuttavia dipende molto anche dal tipo di atomizzatore che si sta usando. Alcuni atomizzatori consumano molto più e-liquid rispetto ad altri.
La capacità del tank
Come prima cosa, va valutata la capienza del tank: se questo non è sufficiente per le proprie esigenze, va deciso se è meglio acquistare un atomizzatore dal serbatoio più capiente, o se procurarsi più boccette per ricaricarlo in qualsiasi momento.
Per capire come ricaricare le sigarette elettroniche facciamo una carrellata sui diversi sistemi in modo da svelarne tutti i trucchi.
Sigarette elettroniche a sistema chiuso
Le sigarette elettroniche a sistema chiuso montano una cartuccia che contiene del liquido al suo interno. Le cartucce non possono essere ricaricate manualmente e si sostituiscono in toto.
Quando il sapore e la fumosità del vapore iniziano a cambiare, diventando poco appaganti, è il momento di sostituire la cartuccia.
La sostituzione è molto facile: si svita la cartuccia esaurita, la si getta nel cestino e si avvita una nuova cartuccia alla batteria.
Alcune cartucce hanno la possibilità di essere attaccate a dei serbatoi forati che fanno gocciolare il liquido all'interno della cartuccia; in questo modo la carica dura più a lungo e la sostituzione si effettua con meno frequenza.
Sigarette elettroniche a sistema aperto
Solitamente, il serbatoio può essere ricaricato manualmente svitandolo dalla cartuccia e usando un flaconcino con un beccuccio sottile per iniettare il liquido attraverso i fori di gocciolamento.
In questo caso non siamo più in presenza di un sistema chiuso, ma stiamo già parlando di un sistema aperto.
Il sistema aperto funziona con un serbatoio in cui viene versato l’e-liquid. Nel serbatoio è presente uno stoppino chiamato wick, o della lanetta, che svolge il servizio di portare l’e-liquid all’atomizzatore che lo vaporizza.
Alcuni atomizzatori hanno un lato trasparente che permette di verificare il livello del liquido contenuto. Quando questo sta per esaurirsi, è arrivato il momento di ricaricare il serbatoio.
Gli atomizzatori con questa finestra, solitamente si caricano dall’alto:
- svitare il bocchino posto in cima,
- tolto il drip tip, si avvicina il beccuccio del flaconcino al bordo del tank (il serbatoio dev'essere leggermente inclinato per non rischiare di versare del liquido dentro il tubicino posto al centro del dispositivo, ma solo nella parte riservata a esso),
- con una leggera pressione, il liquido viscoso passa dal flaconcino al tank (il flaconcino si deve premere delicatamente, altrimenti si rischia una fuoriuscita troppo cospicua di liquido),
- terminata la carica del serbatoio, chiudete il flaconcino del liquido e avvitate nuovamente il bocchino all’atomizzatore (il tank spesso riporta un limite massimo oltre il quale non ci si deve spingere per non compromettere il funzionamento dell’atomizzatore),
- dopo aver riempito il serbatoio dell’e-cig, per far andare in circolo il liquido, si consiglia di iniziare con piccoli e brevi tiri: in questo modo wick o spugnette si imbibiscono bene del nuovo liquido.
Gli atomizzatori più comodi da ricaricare sono quelli dotati di appositi fori laterali.
I fori sono protetti da piccoli sportelli che si aprono ruotando la protezione sull’atomizzatore. In questo modo, si apre una fessura di una grandezza sufficiente per permettere al beccuccio del flaconcino di infilarsi nel foro e ricaricare il tank.
Una volta terminata la ricarica, va rimosso il flaconcino e girato l’anello apposito nel verso opposto per chiudere i fori. Per effettuare la ricarica in questo modo, si necessita di un beccuccio piuttosto sottile e lungo sulla boccetta del liquido.
Altri atomizzatori, chiamati dripper, prevedono, invece, di versare poche gocce di liquido direttamente sulla resistenza.

Alcuni accorgimenti per la ricarica del liquido
Quando si effettua il ricambio del liquido bisogna utilizzare alcuni accorgimenti:
- Attenzione al livello del serbatoio
Se il tubicino centrale si riempie di liquido si parla di flooding: il dispositivo è come allagato e il sapore della svapata viene compromesso.
Durante il flooding, la sigaretta elettronica inizia a gorgogliare e la quantità di vapore prodotta è minore. Usate carta assorbente per pulire la sigaretta elettronica da eventuali colate di liquido, ma anche per assorbire l’eventuale eccesso.
- Maneggiate con cura
Quando si ricaricano i liquidi della sigaretta elettronica, tutte le parti dell’e-cig vanno maneggiate con cura per evitare di danneggiare le singole componenti.
Alcuni atomizzatori prevedono una ricarica dal basso, in questo caso l’atom va svitato dalla big battery per riuscire a togliere la base dell’atomizzatore. Quindi, prima si stacca la batteria e poi si svita la parte inferiore dell’atomizzatore, badando di capovolgere prima l’atomizzatore per non rischiare di rovesciare o far colare residui della sostanza rimasta all’interno del tank.
Svitare l’atomizzatore dalla batteria o dalla box è la miglior pratica da fare, in questo modo eviterete qualsiasi contatto accidentale tra il liquido e la scocca esterna della vostra sigaretta elettronica, preservando qualsiasi tipo di materiale da eventuali macchie.
Accessori per ricaricare il liquido delle sigarette elettroniche
Tra i vari accessori per la sigaretta elettronica, si trovano negli shop dei beccucci da applicare alla boccetta del liquido per poterlo versare con facilità all’interno dell’e-cig.
Alcune boccette sono dotate di questo beccuccio già di fabbrica, mentre altre hanno bisogno di un adattatore.
Qualcuno, invece, utilizza delle pipette graduate che permettono di risucchiare il liquido dalla boccetta misurando anche la quantità prelevata.
Qualche marca di liquidi pronti permette di comprare flaconi con una quantità elevata di e-liquid. In questo caso può essere molto utile procurare delle boccette di dimensioni più piccole, molto più semplici da trasportare e con beccucci più idonei per la ricarica del liquido.
Per riempire queste boccette in modo molto semplice, esiste un altro accessorio molto utile a forma di imbuto, di dimensioni piccolissime, che aiuta a riempire i flaconcini senza rischiare di versare del liquido fuori dal bordo. Questi attrezzi sono anche molto utili quando si preparano i liquidi prodotti homemade.
Fate attenzione quando usate liquidi con nicotina. Se vi rovesciate il liquido con la nicotina sulle mani, lavatele con cura perché, se dovesse venire a contatto con gli occhi, potrebbe causare delle fastidiose irritazioni
Ricaricare l'e-cig è l'occasione giusta per pulirla
I momenti in cui si effettua il ricambio totale del liquido sono le occasioni migliori per pulire il drip tip e il tank della propria sigaretta elettronica.
Ecco come:
- Pulire il drip tip: la pulizia del bocchino è molto semplice, basta arrotolare la carta assorbente e infilarla al centro del bocchino.
- Pulire il tank: se l’atomizzatore è completamente vuoto e il modello che stiamo usando dà anche la possibilità di smontare quasi tutti i componenti, il momento della ricarica può essere usato per ripulire il tank dai residui di liquido.
Non è necessario ripulirlo ogni volta, tuttavia se cambiate spesso aromi, è fortemente consigliato lavare anche il tank per non contaminare il liquido nuovo con il sapore di quello precedente. Quando siete pronti a caricare il liquido, anche in questi tipi di atomizzatori fate sempre scorrere il liquido sul bordo del serbatoio sino a raggiungere il limite massimo. Bisognerà riavvitare con cura la parte sottostante dell’atomizzatore e ripulire il tutto con della carta assorbente prima di riattaccare la batteria.
Caricare le batterie delle sigarette elettroniche
Tutte le sigarette elettroniche montano almeno una batteria ricaricabile.
La densità del fumo prodotto dalla sigaretta elettronica non dipende solo dalla categoria dell’atomizzatore ma anche dalla batteria che eroga la corrente necessaria per dare la spinta alle resistenze che, a contatto con il liquido, generano il vapore.
Le batterie sono al litio e i modelli differiscono a seconda del tipo scelto. Esistono batterie che sono proprie dell’e-cig e che si ricaricano semplicemente con un caricatore USB e delle box che si alimentano con altri tipi di batterie la cui durata è più lunga, e per ricaricarsi hanno bisogno di un caricabatterie attaccato alla presa di corrente elettrica.
Quale kit di ricarica comprare dipende da quante sono le batterie in uso per fornire energia all’atomizzatore e quante ne volete di scorta.
Se siete dei fumatori abituali, è utile avere un caricabatterie più grosso e tante batterie di riserva piuttosto che rimanere senza sigaretta elettronica.
Su alcuni caricabatterie sono presenti dei led che cambiano colore a seconda dello stato della batteria, altri invece mostrano la quantità di carica di ogni batteria. Questa seconda opzione è molto utile per utilizzare batterie che hanno lo stesso tempo residuo di vita.
Con questi consigli, ricaricare la sigaretta elettronica sarà semplicissimo e comodo per tutti!