- Cosa fare se la sigaretta elettronica non tira
- Cosa fare se la sigaretta elettronica sputa liquido
- Cosa fare se la sigaretta elettronica non si accende
Anche nel mondo dello svapo possono verificarsi piccoli problemi e malfunzionamenti che interessano la sigaretta elettronica nella sua complessità oppure alcune sue singole parti. Ciò ha un effetto negativo sia sulle prestazioni dei prodotti sia sulla percezione che il vaper ha dei liquidi, degli aromi (soprattutto tabacco) e dell’eventuale nicotina contenuta al loro interno.
Tuttavia esistono alcuni semplici trucchi e accorgimenti che si possono mettere in atto per risolvere queste problematiche e ottenere il massimo da questo modo alternativo di fumare e proteggere la propria salute dalle sostanze nocive che possono essere generate a causa di un utilizzo non corretto del device.
Cosa fare se la sigaretta elettronica non tira
Uno dei problemi che si verificano più di frequente riguarda il fatto che la sigaretta non tiri. In alcuni casi questo elemento è accompagnato da una scarsa emissione di vapore dall'atomizzatore.
Le cause possono essere:
- la carica residua della batteria dell’e-cig non è sufficiente a supportare l’esperienza di vaping.
Si tratta di un fatto banale eppure risulta essere abbastanza frequente quando ci si appresta a svapare. L’accorgimento base è accertarsi che la mod sia stata correttamente caricata per avere condizioni di svapo adeguate e riprendere il consumo. È un elemento da verificare soprattutto se la volta precedente si è utilizzato il device più del dovuto. Sono presenti allarmi che indicano una quantità di carica bassa delle batterie, come il segnale Low Battery sul display o la luce rossa del led; - la testina è bruciata o è andata in corto circuito.
Sul display compare la scritta Atom Low (in alcuni casi è presente invece la dicitura Atom Short oppure No Atom Found). In alternativa la luce led è lampeggiante e non fissa per segnalare il problema.
Occorre sostituire la testina con un pezzo di ricambio nuovo per tornare a utilizzare il dispositivo in piena sicurezza. Si ricorda che in questo caso la sigaretta elettronica non tira per evitare processi di combustione e la produzione di una sostanza dannosa per l’organismo; - la testina è svitata.
È più frequente che questo il problema si verifichi subito dopo il momento in cui il tank è stato ricaricato completamente. Infatti può accadere che la resistenza si sia allentata nel corso delle operazioni di apertura e chiusura del serbatoio oppure che abbia perso leggermente il contatto con le parti vicine. In questi casi è possibile avere qualche dubbio perché la risposta del dispositivo consiste nell'emettere gli stessi messaggi di errore che segnalano il fatto che la testina è bruciata.
Prima di sostituire questo elemento è bene aprire l’atomizzatore e verificare che la testina sia avvitata correttamente. Per essere certi che si tratti di un problema minore e non di un cortocircuito della testina è preferibile far visionare il prodotto in un negozio specializzato; - la box mod è guasta.
Proprio per il fatto di essere un dispositivo elettronico, l’e-cig può subire dei guasti: in genere si tratta della rottura di un componente oppure del malfunzionamento del circuito interno. È l’elemento che i fumatori indicano come il più negativo rispetto alle modalità tradizionali per fumare.
In questa situazione è assolutamente necessario rivolgersi a un esperto oppure allo stesso venditore per l’assistenza tecnica.
Cosa fare se la sigaretta elettronica sputa liquido
Altri problemi molto diffusi tra gli utenti sono la percezione di un cattivo sapore in bocca quando si svapa oppure il fatto che la sigaretta elettronica emetta liquido caldo durante l’esperienza di vaping.
Il primo si verifica più di frequente quando si preparano liquidi personalizzati da soli e si variano le percentuali (il rapporto è 50-50) di glicole propilenico e glicerina vegetale. La soluzione realizzata a volta non risponde pienamente ai propri gusti e si percepiscono gli effetti più marcati di una delle sue sostanze, sia in bocca che in gola. In questo caso basta aggiungere un po’ d’acqua per rendere meno denso il fluido.
L’emissione di liquido caldo oppure bollente in bocca o sulla lingua quando si utilizza il device è un’eventualità abbastanza diffusa tra i novizi dello svapo in quanto l’uso dell’e-cig richiede una tecnica leggermente diversa rispetto a quella usata per una normale sigaretta. Infatti risulta essere simile a quella della pipa quando si opta per un fumo lento.
Di conseguenza è necessario evitare di fare tiri rapidi, tipici delle sigarette normali, e invece abituarsi a delicati puff lunghi, che possono durare in media 4-5 secondi. Il consiglio migliore per raggiungere questo obiettivo consiste nel concentrarsi sul vapore che riempie lentamente la bocca. Più la tecnica di inalazione si basa su tiri leggeri e prolungati e maggiore è il cambiamento che si avverte. È bene conoscere le basi fondamentali prima di decidere se adottare il tiro di guancia o di polmoni.
L’inconveniente può avere altre cause, ad esempio:
- la formazione di condensa all'interno dell’atomizzatore. In questo caso bisogna togliere la cartuccia posta nel serbatoio e con un fazzolettino di carta asciugare il tank e le pareti interne metalliche dell’elemento da cui fuoriesce il vapore. È bene usare il fazzoletto anche sulle superfici esterne della cartuccia per eliminare l’eventuale condensa che vi si è depositata quando era inserita nel serbatoio. Per essere certi di avere un risultato a regola d’arte è possibile scegliere di rivolgersi a un vaper esperto o a un negozio di sigarette elettroniche;
- la cartuccia non è stata inserita in maniera corretta nell'atomizzatore. Occorre posizionare la ricarica nello spazio apposito in modo che il lato lungo sia parallelo alla curvatura metallica simile a un arco;
- possono esserci delle perdite nella cartuccia, quindi bisogna sostituire quella che si sta utilizzando con una nuova. Si deve seguire la stessa procedura anche quando si avverte un sapore di bruciato dopo aver svapato per un po’. In questo caso è molto probabile che il liquido nella cartuccia sia finito e si necessiti di una nuova ricarica. Si ricorda che la tecnologia adottata dalle sigarette elettroniche non è in grado di segnalare questo inconveniente, quindi è bene prestarvi attenzione;
- l’e-cig si è surriscaldata. Un ottimo consiglio degli esperti è interrompere il vaping per qualche minuto per evitare il rischio di danni alle componenti interne del modello.
Si ricorda che le modalità di tiro errate sono alla base delle perdite di liquido (persino copiose) che si verificano lateralmente nel punto in cui l’atomizzatore di innesta sulla batteria. Occorre diminuire il numero di puff e renderli più leggeri e lunghi, magari facendo trascorrere qualche secondo tra uno e l’altro.
Cosa fare se la sigaretta elettronica non si accende
In alcuni casi il dispositivo può spegnersi durante l’esperienza di svapo oppure non accendersi proprio.
Le ragioni sono varie e possono riguardare:
- il sovraccarico delle batterie.
La maggior parte dei dispositivi in produzione è caratterizzata dalla presenza di un microprocessore integrato nelle batterie per impedire di bruciare gli atomizzatori se si raggiunge una temperatura troppo elevata in base ai valori preimpostati secondo i risultati dei test di laboratorio.
Il device si spegne automaticamente, tuttavia si può riaccendere senza problemi dopo 6-8 secondi; - la mancanza di carica della batteria.
Se non si presta attenzione ai livelli di energia ancora disponibile, si può incorrere in questo inconveniente. Si consiglia di optare per modelli sotto forma di kit perché il contenuto della confezione comprende il cavo USB o il caricabatterie, così da evitare di dover sostituire la batterie. Si ricorda che gli elementi di dimensioni più grosse garantiscono una maggiore autonomia. Quindi bisogna saper combinare la praticità della forma e del corpo con una buona durata della carica.
Di norma le e-cig vengono vendute con la batteria carica al 30%, ma in giro si trovano sul mercato prodotti scarichi. È un elemento da considerare se per caso la sigaretta elettronica non si accende la prima volta dopo l’acquisto. Inoltre, per difetti di produzione, esiste la possibilità che il caricabatterie non funzioni e bisogna richiedere la sostituzione in negozio; - la coil da rigenerare.
I consigli degli esperti riguardano le resistenze con rigenerazione a cotone perché il processo è più semplice e si ha un maggior controllo; - l’attivazione del sistema di blocco integrato per garantire la qualità dell’esperienza e la sicurezza.
Per sbloccare l’e-cig bisogna premere rapidamente almeno 6 volte di seguito il pulsante di accensione posto in basso finché non lampeggia. Se la luce tarda a illuminarsi, è bene premere il pulsante di nuovo ma più lentamente o più velocemente. La differenza consiste nel premerlo alla giusta velocità - la mancanza di liquido all'interno del tank.
La sigaretta elettronica non può funzionare perché il processo di combustione generato porterebbe a un danno alla salute degli utenti. Si deve ricaricare; - il valore limite impostato superato per la funzione Max Puff;
- il guasto dell’atomizzatore, da sostituire.