Agitatore magnetico: come funziona
  1. Miscelatura e maturazione del liquido
  2. Cos’è l’agitatore magnetico per svapo
  3. Come funziona l’agitatore magnetico per svapo
  4. A cosa serve l’agitatore magnetico per svapo
  5. L’agitatore magnetico è utile oppure no?

Una volta che abbia preso un po’ di confidenza con il mondo della sigaretta elettronica, il vaper appassionato arriverà a conoscere i modi migliori per trarre la massima soddisfazione dalle sue svapate, e se possibile anche per risparmiare un po’, evitando di sprecare denaro in acquisti sbagliati. Entrambe queste esigenze si coniugano nella creazione di liquidi fai da te.

Attraverso le varie fasi della procedura, dal momento di scegliere le basi e gli aromi fino a quello di consumare le boccette di e-liquid autoprodotte, lo svapatore imparerà tutti i trucchi per combinare i diversi flavour nella maniera che preferisce e realizzare delle miscele superiori, economizzando al contempo la spesa per i liquidi già pronti.

Miscelatura e maturazione del liquido

La fase di miscelatura e maturazione del liquido è quella in cui i sapori e i profumi si armonizzano tra loro, rendendo perfetto il risultato finale. Si tratta quindi, com’è facile immaginare, di uno dei passaggi più delicati della creazione artigianale dei liquidi, che richiede molta attenzione da parte dello svapatore.


Più che di “maturazione”, sarebbe il caso di parlare soltanto di miscelazione, o di omogeneizzazione del liquido (a meno che non si tratti di un liquido a base organica, nel qual caso la parte della maturazione è effettivamente tale). Un componente chimico, infatti, non “matura” né invecchia, come la frutta o come il vino, ma semplicemente ha bisogno di essere ben amalgamato con altri componenti – in questo caso, con la base neutra dell’e-liquid, cioè glicerolo (o glicerina vegetale) e glicole propilenico.

Comunque, sempre tenendo sott’occhio da un lato la spesa e dall’altro la resa, nella fase di maturazione del liquido entra in gioco un tipo di oggetto particolare: l’agitatore magnetico. Vediamo insieme che cos’è, a cosa serve e come funziona l’agitatore magnetico per lo svapo, e cerchiamo di capire se si tratta di un buon investimento per gli appassionati dell’autoproduzione dei liquidi.

Cos’è l’agitatore magnetico per svapo

Di per sé, l’agitatore magnetico non ha nulla a che fare con lo svapo, se non in modo del tutto incidentale. Si tratta infatti di uno strumento da laboratorio, un miscelatore per specialisti, presente ovunque si faccia della ricerca scientifica o si lavori con prodotti chimici.

Questo accessorio è in realtà piuttosto semplice, con poche parti e dal funzionamento elementare. In sostanza, è composto da una base d’appoggio magnetica, su cui va posto il contenitore in vetro del liquido che s’intende miscelare, da uno starter che avvia la circuiteria interna, e da eventuali strumenti, accessori o ricambi (come ventola, tubi meccanici, cavi elettrici eccetera), a seconda del diverso utilizzo che se ne dovrà fare e, soprattutto, di quanto il prodotto acquistato è professionale.


L’unico altro elemento indispensabile, oltre alla base, è una piccola “àncora” rivestita in plastica, in sostanza una calamita, che andrà inserita all’interno del contenitore scelto. L’àncora, in un agitatore magnetico usato per il vaping, avrà all’incirca la grandezza di un bottone.

Naturalmente, l’agitatore magnetico ha una forma pressoché costante ma può avere varie dimensioni: da una larghezza di 15 o 20 cm, per qualche ml di liquido con poche gocce di aroma, fino a proporzioni industriali – nel caso in cui, per esempio, debba essere utilizzato in un’azienda avanzata che lavora grosse quantità di prodotti chimici o simili.

Lo svapatore che vuole acquistarne uno dovrà cercare esattamente ciò che cercherebbe un tecnico di laboratorio – pur avendo, ovviamente, delle necessità molto meno professionali. Quanto scritto qui di seguito, insomma, si applica a un agitatore magnetico usato per lo svapo come a uno impiegato per degli esperimenti scientifici.


Come funziona l’agitatore magnetico per svapo

La funzione primaria dell’agitatore magnetico è quella di miscelare un composto. Il suo vantaggio principale rispetto ad altri generi di miscelatori – quelli che, per intenderci, funzionano allo stesso modo di un cucchiaino in un bicchiere – sta nella sua rapidità, oltre che nella sua efficacia.

Il suo meccanismo, piuttosto semplice in verità, sfrutta un campo magnetico, creato dalla duplice azione della base su cui è appoggiato il contenitore del liquido e dell’ancoretta magnetica posta al suo interno. L’interazione di questi due magneti fa roteare l’àncora; questo movimento di rotazione crea un vortice continuo, dalla velocità variabile, che porta il liquido a mescolarsi senza sosta, fin quando il suo alimentatore elettrico non viene scollegato dalla corrente.

In genere, anche il più economico tra gli agitatori magnetici è dotato di un regolatore per aggiustare la velocità dei giri, e magari anche la sua progressiva crescita nel tempo. In alcuni casi, inoltre, la base magnetica di appoggio riveste anche la funzione di piastra riscaldante, e può toccare temperature che – se si tratta di un miscelatore magnetico professionale – sfiorano anche i 200 o 300 gradi centigradi.

A cosa serve l’agitatore magnetico per svapo

Come si anticipava all'inizio, quando si prepara un liquido in casa una delle fasi più importanti consiste nella maturazione. Ogni aroma ha il suo tempo specifico di maturazione, necessario perché il suo gusto e il suo profumo si leghino alla base di glicerolo vegetale e glicole propilenico.

Se, però, lo svapatore ha una gran fretta di testare la propria nuova creazione, ecco che entra in gioco l’agitatore magnetico a risolvere il problema. Secondo alcuni, infatti, la sua azione di mescolamento continuo dovrebbe riuscire ad abbattere il tempo di maturazione.


Per gli aromi organici o derivanti dal tabacco occorrono anche dei mesi, mentre per quelli sintetizzati chimicamente i tempi sono un po’ più stretti: vanno dai pochi giorni in caso di aromi concentrati semplici, per esempio quelli fruttati, a due o tre settimane per quelli ricchi di note complesse e variegate, come alcuni vanigliati.

Quale che sia il tempo richiesto, la maturazione è un processo necessario: l’attesa è inevitabile. Così come è inevitabile, a intervalli regolari nel corso di quest’attesa, doversi ricordare di miscelare i flaconi del proprio liquido almeno una volta al giorno, per qualche minuto. Questo proprio per facilitare l’operazione di legame tra la base del liquido e gli aromi scomposti.

C'è anche chi, nell’utilizzare l’agitatore magnetico con gli e-liquid, imposta la funzione di riscaldamento oltre a quella di miscelazione. Riscaldare un liquido aromatico però potrebbe rivelarsi controproducente, non solo perché, se si tiene aperto il contenitore, le componenti volatili (quelle che danno il profumo, per intenderci) evaporano con il calore, ma anche perché la temperatura potrebbe rischiare di rovinare i liquidi più delicati, anziché farli maturare, nonché di danneggiare i contenitori stessi o eventuali custodie poste a protezione.

L’agitatore magnetico è utile oppure no?

Lo scopo di un agitatore magnetico è quello di accelerare la maturazione del liquido. Ma questo sistema basta per ottenere così tanto?

Tra gli svapatori, c’è chi pensa che qualche ora di “agitazione magnetica” equivalga a giorni e giorni di maturazione normale; altri invece, con evidenze scientifiche e dati alla mano, dimostrano che si tratta di uno strumento del tutto inutile, sotto questo punto di vista. Come stanno realmente le cose?

Purtroppo, non esistono fonti certe da citare sull’argomento. Nondimeno, basterebbero delle nozioni comuni di chimica per comprendere che, probabilmente, la ragione non sta da una parte sola.

La funzione della maturazione del liquido è permettere che tutte le molecole dell’aroma si amalgamino direttamente a quelle della base. Occorre evitare, insomma, che rimangano divisi da una parte il glicole propilenico e la glicerina vegetale, e dall’altra ciò che dà al liquido il suo profumo e il suo sapore. Se ciò accadesse, il liquido non si impregnerebbe in modo efficiente sul cotone, e la resistenza non lo vaporizzerebbe al meglio. Possiamo pensare alla preparazione di una torta: bisogna evitare che le componenti oleose, per esempio il burro, rimangano separate e non si uniscano all’impasto.

Detto ciò, allora, si potrebbe pensare che l’agitatore magnetico sia non solo utile ma, in certi casi, fondamentale: un po’ come – restando all’esempio di prima – un’impastatrice automatica può variare e migliorare notevolmente la resa finale del nostro dolce.

C’è un punto fondamentale, però, che si rischia di dimenticare. Ovvero, il fatto che tutte le componenti dell’e-liquid sono solubili in acqua. Ciò significa che non è necessario miscelarne il contenuto con forza e rapidità, cosa che invece avrebbe un senso se si trattasse di amalgamare un grasso con altre componenti idrosolubili (come il burro nella torta di prima, che richiede metodi più energici e una lavorazione veloce).

A questo scopo,sarebbe sufficiente agitare manualmente il liquido,e attendere comunque qualche giorno per farlo riposare. Nondimeno, l’agitatore magnetico può essere molto utile,e non soloper risparmiarci la fatica della tensione della mano per mescolare. Grazie alla sua velocità di miscelazione, i tempi dell'omogeneizzazione possono ridursi notevolmente.

Certo, c'è anche chi sostiene che l’agitatore magnetico possa modificare e rigenerare le caratteristiche organolettiche del liquido, tramite non si sa bene quale meccanismo.

In generale l'agitatore magnetico non fa miracoli: è un valido aiuto, come molti altri, per preparare dei liquidi in casa. L'ideale quindi è investire in aromi e basi di qualità e valutare l'acquisto dell’agitatore magnetico in base alle esigenze.

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