Aromi Concentrati


Ogni svapatore, prima o poi, viene preso dalla voglia irrefrenabile di sperimentare con la propria sigaretta elettronica. L’esperienza più personale, frequente e anche economica è senza dubbio quella che riguarda la preparazione di liquidi fai da te.

Il mondo dello svapo homemade è sempre in crescita, e si arricchisce ogni giorno di nuovi sapori, nuovi aromi, nuovi trucchi e nuovi metodi. In particolare, gli aromi liquidi concentrati sono diventati piuttosto popolari, anche se sempre in misura inferiore rispetto ai loro cugini più noti, gli aromi scomposti.

Utilizzare un aroma concentrato permette di avere il massimo controllo sulla riuscita finale del proprio e-liquid, controllandone praticamente tutta la fase di produzione.

Ma che cosa sono gli aromi concentrati per vaping? In cosa si differenziano dagli altri aromi, e come vanno trattati per ottenere un risultato eccellente? Ma soprattutto, perché dovremmo preferirli rispetto agli scomposti, o ai liquidi già pronti?

Cosa sono gli aromi concentrati

Gli aromi concentrati sono – come suggerisce il nome – degli aromi non diluiti, o diluiti in una minima parte di glicole propilenico. Ciascun aroma concentrato è composto quasi esclusivamente di estratti organici o sostanze chimiche, che doneranno al liquido finale il gusto e il bouquet aromatico desiderati.

Essendo quasi composti di aroma puro, non possono essere svapati così come sono. Utilizzarli senza diluizione nella propria e-cig potrebbe rendere impossibile la vaporizzazione e dunque l’inalazione, ma soprattutto finirà per danneggiare in vari modi i tank o gli atomizzatori, attaccandosi alle loro pareti o rovinando le resistenze.

Al di là di queste (fondamentali) differenze, gli aromi concentrati sono in tutto e per tutto dei normalissimi aromi. Ne esistono di tantissimi tipi: al caramello, alla vaniglia o al biscotto, alla crema pasticcera o al cioccolato, tabaccosi o fruttati, oppure combinati in un mix di gusti sulla base di una ricetta del produttore.
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Possono essere più o meno fedeli all’aroma dichiarato, e rendere bene o male a seconda della base in cui verranno diluiti e della sigaretta elettronica in cui verranno trasformati in vapore, nonché della preferenza del fumatore.

Ingredienti e attrezzatura per miscelare gli aromi

Più lo svapatore è perfezionista, più apprezzerà gli aromi concentrati. Questo stesso perfezionismo, però, va applicato anche e soprattutto al momento della diluizione e della preparazione del liquido.

L’aroma concentrato, infatti, rispetto allo scomposto è molto più intenso, corposo e persistente nelle sue note caratteristiche. Sbagliare anche di poco il dosaggio di un aroma concentrato può condurre a dover gettare tutto il prodotto finito, o a dover riparare rifacendo i calcoli e inserendo un’altra buona quantità di liquido neutro.

Quindi, è importante munirsi di tre cose prima di miscelare degli aromi, specie se concentrati: tutti gli ingredienti necessari; la giusta attrezzatura; e infine tanta, tanta attenzione.

Gli ingredienti necessari, naturalmente, sono i medesimi che ogni svapatore ha imparato a conoscere. Per la base neutra occorrono glicole propilenico e glicerolo, separati o già combinati in varia percentuale, e dell’acqua bidistillata (non quella distillata per il ferro da stiro). Poi, bisogna munirsi degli aromi di nostra scelta, ed eventualmente del liquido in cui è disciolta la nicotina.

Vien da sé che il tutto va acquistato in dosi sufficienti, meglio ancora se abbondanti, nel caso in cui si commettessero degli errori e si dovesse aumentare questo o quell’ingrediente per rimediare.

Quanto all’attrezzatura, invece, si avrà bisogno innanzitutto di carta, penna e calcolatrice, per evitare ogni confusione nei dosaggi. Per l’atto pratico di unire i liquidi in miscele, occorreranno flaconi, bottiglie e boccette in base al bisogno; poi, un buon kit comprende delle pipette e delle siringhe di varia dimensione, dei becher graduati, e possibilmente un paio di guanti.

Diluire gli aromi concentrati: quantità e dosi

Per diluire gli aromi concentrati c’è bisogno di una buona precisione, per evitare di ottenere un liquido poco piacevole, perché troppo forte o troppo leggero. Degli aromi alla menta, alla fragola o al melone possono donare una sensazione di freschezza e rendere dolci i nostri liquidi, ma se si esagera li renderanno stucchevoli al palato e con un pessimo retrogusto.

La prima regola da tenere in considerazione quando si parla del dosaggio degli ingredienti è sempre quella di leggere con attenzione le istruzioni del produttore, e se possibile seguirle alla lettera. Ogni aroma, infatti, ha bisogno di una diversa concentrazione per dare la resa migliore, e almeno agli inizi è bene non fare affidamento solo sul proprio occhio e sul proprio naso.

In linea di massima, con una certa imprecisione, si può indicare la dose corretta all’incirca così: una goccia di aroma concentrato per ogni millilitro di base neutra da aggiungere, considerando 0,05 ml come il valore di ciascuna delle gocce standard. Così, aggiungendo una goccia a 1 ml di liquido otterremo una aromatizzazione al 5%.

In ogni caso, queste misurazioni empiriche vanno sempre prese con le molle. È sempre meglio ragionare con unità di misura precise e con dosaggi esatti – forniti in genere dalle indicazioni sulla confezione. Di norma, comunque, un aroma va diluito in una percentuale che va dal 5% al 10%.

I calcoli da fare sono piuttosto semplici. Poniamo di voler ottenere un flacone da 100 ml di e-liquid aromatizzato con diluizione al 10%. Significa che dovremmo usare 90 ml di base neutra (con o senza nicotina aggiunta) e 10 ml di aroma – oppure 180 ml e 20 ml, 270 ml e 30 ml, e così via.

La proporzione che ci indica quanto aroma usare in millilitri, in generale, è questa: il quantitativo in ml di aroma da usare sta ai ml di liquido che vogliamo ottenere come la percentuale di aromatizzazione finale sta al 100% del totale dell’e-liquid. Nel nostro esempio, otteniamo, molto semplicemente, x : 100 = 10 : 100.

Differenza tra aromi concentrati e aromi scomposti

L’aroma scomposto è una sorta di “variazione sul tema” dell’aroma concentrato originale, quasi una via mediana tra questo e il liquido già pronto. Consiste, in sostanza, di un aroma concentrato già in parte diluito, sempre in glicole propilenico.

L’aroma concentrato richiede una diluizione molto maggiore, nel momento in cui verrà aggiunto alla miscela, nonché dei tempi di maturazione perché possa legarsi per bene al glicole propilenico e alla glicerina vegetale (insomma, non può essere svapato “fresco”!). Per contro, all’aroma scomposto basta aggiungere un quantitativo minore di base neutra, senza aspettare del tempo prima di svapare.

Gli scomposti hanno conosciuto grande popolarità nel nostro Paese, in tempi recenti, a causa della discussa approvazione di un’imposta sui liquidi pronti (pari a circa 5 euro ogni 10 ml di liquido). Ciò ha portato i produttori a mettere in commercio gli scomposti non tanto per chi ama miscelare liquidi e aromi in casa per amore dei sapori e per curiosità, quanto per coloro che, acquistando liquidi già pronti, avrebbero dovuto pagare molto di più a causa di questa tassa.

Un aroma scomposto non è tassabile. Non è infatti classificabile come “liquido per sigaretta elettronica”, poiché è un flavor diluito in solo glicole propilenico, il che lo rende inutilizzabile senza una ulteriore diluizione in glicerina e acqua. Pagare una boccetta standard di aroma scomposto, e aggiungervi il costo della base neutra (non tassata), è molto più conveniente che pagare una grossa imposta su un e-liquid già pronto!

Così, i due tipi di aromi sono rivolti a due target differenti di consumatori: gli aromi scomposti servono soprattutto a chi vuole risparmiare senza bisogno di attendere la maturazione e senza interessarsi troppo delle combinazioni organolettiche, mentre i concentrati sono ideali per lo svapatore più paziente, più incuriosito dalle sfumature, e sempre alla ricerca delle sue personali ricette per il vape.

Vantaggi degli aromi concentrati

Da quanto si è detto, risultano già abbastanza chiari i motivi per cui un aroma concentrato è preferibile rispetto a un aroma scomposto, nonché rispetto a un e-liquid già pronto.

  • In primo luogo, l’aroma concentrato è un sollievo per il portafoglio del vaper, a confronto con tutte le alternative. Certo, la tassazione attuale non colpisce nemmeno l’aroma scomposto, ma solo il liquido già pronto. Tuttavia, il vantaggio economico sarebbe ancora maggiore se si acquistassero degli aromi concentrati, anziché degli scomposti, come in quasi tutti i casi in cui si preferisce una materia prima a un semilavorato: il rapporto qualità prezzo è nettamente migliore.
  • Alla differenza di diluizione tra concentrati e scomposti si lega un altro vantaggio dei primi sui secondi. Infatti, il vaper più scrupoloso preferisce sempre scegliere tutte le singole componenti del proprio e-liquid, incluso ogni ingrediente per creare il liquido base. Ma l’aroma scomposto ha già contenuto nella boccetta un gran quantitativo di glicole propilenico. Usando uno scomposto, allora, lo svapatore non potrebbe optare per il glicole della sua marca preferita. Né, del resto, potrebbe aumentare di molto la presenza di glicerina vegetale sul totale del liquido (allo scopo, per esempio, di influire sulla mole di fumo), a meno che non intenda operare su quantitativi complessivi davvero ingenti.
  • I più meticolosi tra gli amanti dell’homemade, inoltre, potrebbero far notare che l’aroma del concentrato si percepisce molto di più, semplicemente annusando la boccetta, rispetto a quello dello scomposto. Ciò implica che, usando un concentrato, si possono avere le idee molto più chiare sul risultato finale; questo permette anche di avere più sicurezza nel momento in cui si combinano diversi aromi in una sola composizione.
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