Che cos'è la dipendenza da nicotina
  1. Che cos'è la dipendenza da nicotina
  2. Quali sono le cause della dipendenza da nicotina
  3. Quali sono i sintomi della dipendenza da nicotina
  4. Quanto dura la dipendenza da nicotina

Che cos'è la dipendenza da nicotina

Il fumo e il tabacco sono fonti di rischio per la salute dell’organismo perché possono portare a sviluppare patologie respiratorie e della bocca e il cancro ai polmoni. Al tempo stesso la ricerca ha evidenziato che, oltre a causare danni fisici, la nicotina provoca una forte dipendenza nei fumatori, soprattutto se il consumo giornaliero di questa sostanza risulta essere molto elevato. Sono quindi esposti potenzialmente a questo fenomeno patologico tutti i soggetti che usano in maniera continuativa il tabacco sotto forma di sigari e pipa.

La cessazione dell’uso di nicotina porta a una crisi di astinenza. Alcuni studi hanno evidenziato che gli effetti di questa dipendenza sono tanto più forti quanto maggiormente elevata era la quantità di tabacco utilizzata prima di decidere di smettere di fumare. In genere si ritiene che un sistema di prevenzione adeguato sia il controllo del numero di sigarette fumate quotidianamente. Comunque si ricorda che anche gli ex fumatori sporadici possono essere interessati da questi disturbi.

Ecco perché la cura e la terapia per eliminare il bisogno di fumare devono essere supportate dal reale desiderio di raggiungere questo obiettivo. Quanto ciò sia difficile è legato alla capacità di mantenere l’impegno preso e alla propria storia di fumatore: in genere più si è stati accaniti nel consumo di tabacco e più forte è la dipendenza.

Smettere di fumare è una decisione che porta a minori rischi per la propria salute e a un miglioramento del benessere proprio e della società. Tra i consigli che si possono dare ai fumatori è fare affidamento sul servizio sanitario nazionale e iniziare un trattamento per gradi, così da evitare di dover affrontare una mancanza repentina di nicotina e l’astinenza. Per questo motivo si possono adottare diverse soluzioni, tra cui le sigarette elettroniche con liquidi per sigaretta elettronica contenenti nicotina. Con il tempo è possibile ridurre man mano la concentrazione di questa sostanza e infine passare ai prodotti nicotina free.

Quali sono le cause della dipendenza da nicotina

L’assunzione di nicotina porta al rilascio di vari neurotrasmettitori, come l’adrenalina, la vasopressina, la serotonina e la dopamina, in grado di provocare nel consumatore un senso di euforia e di migliorare il suo umore. L’alcaloide è però considerato uno stupefacente e provoca dipendenza nelle persone che l’assumono. La nicotina infatti entra nel flusso sanguigno e ha un veloce effetto sui neuroni. In particolare la dopamina agisce sui recettori nicotinici cerebrali, aumentandone l’attività e il rilascio di cotonina; inoltre supervisiona i meccanismi neurologici in grado di provocare una sensazione di piacere.

Di conseguenza lo sviluppo di questa dipendenza è legato alla necessità biochimica di assicurare la presenza nell'organismo di elevati livelli di dopamina. L'interruzione del consumo di tabacco porta alla riduzione del livello di questi neurotrasmettitori dando vita ai sintomi psicologici dell’astinenza. Si arriva a una diagnosi di dipendenza da nicotina quando i sintomi compaiono anche quando trascorrono alcune ore tra due assunzioni. È un vizio che si autoalimenta e porta ad aumentare la dose di nicotina da consumare. Ecco perché bisogna cambiare approccio e terminarne l’assunzione, anche se per i primi tempi all'organismo sembra mancare qualcosa di fondamentale.


Quali sono i sintomi della dipendenza da nicotina

La dipendenza da nicotina può essere annoverata tra le malattie vere e proprie: essa si caratterizza per una serie di sintomi che si manifestano quando le persone che consumano tabacco in maniera continuativa smettono di fumare. Smettere di assumere nicotina porta a una crisi di astinenza perché l’organismo necessita di questa sostanza.

Ecco perché i ricercatori utilizzano spesso il termine sindrome da astinenza da nicotina. I primi sintomi compaiono già dopo che sono trascorse soltanto un paio di ore dall'ultima sigaretta fumata. Infatti il livello di dipendenza è superiore a quello delle droghe. Se si decide di indulgere nel proprio desiderio, il disturbo scompare non appena si riprende a fumare. In caso contrario si entra nella fase acuta.

I sintomi dell'astinenza sono:

  • depressione;
  • voglia di tabacco e desiderio irrefrenabile e continuo di fumare;
  • emicranie e mal di testa di varia intensità;
  • crampi allo stomaco;
  • nausea;
  • attacchi d’ansia;
  • tendenza alla collera e maggiore irritabilità. Proprio perché la dipendenza da dopamina è soprattutto psicologica, gli effetti sul comportamento provocati dall'astinenza sono quelli più immediati e più facilmente visibili. L'incremento dei livelli di stress è responsabile di questa condizione;
  • frustrazione;
  • aumento dell’appetito. Se questo aspetto non viene controllato e regolato, il risultato è un aumento di peso, anche considerevole. Infatti la dipendenza da tabacco si caratterizza per il rilascio da parte dei neuroni che compongono il sistema nervoso sia di dopamina che di serotonina. Si tratta di due neurotrasmettitori che svolgono diverse funzioni e che contribuiscono ad attenuare il senso di fame. La riduzione della quantità di dopamina e serotonina rilasciate a causa della mancata assunzione di nicotina porta a un aumento dell’appetito nei fumatori. In particolare questo aspetto assume la forma di una vera e propria fame nervosa nel corso delle prime due settimane di astinenza. Se l’apporto calorico non viene controllato, in questo periodo di tempo il peso corporeo può crescere persino di 4-5 chilogrammi, soprattutto se abbinato a un’alimentazione scorretta;
  • stipsi;
  • formicolio ai piedi e alle mani;
  • difficoltà di concentrazione;
  • disturbi del sonno e una cattiva qualità del riposo notturno. Ciò si traduce in una più pronunciata sonnolenza durante il giorno.

Quanto dura la dipendenza da nicotina

I sintomi dell’astinenza da nicotina si sviluppano in un arco di tempo molto breve, soprattutto se i soggetti interessati sono affetti da tabagismo conclamato. La fase più acuta della crisi si verifica dopo 3 giorni da quando si è fumata l’ultima sigaretta (o sigaro oppure pipa). Infatti si necessita di questo periodo di tempo per eliminare tutti i residui di questa sostanza contenuti nell'organismo. Una volta che il proprio sistema circolatorio è privo di nicotina, il desiderio di fumare risulta essere più forte ed è più facile perdere il controllo e abbandonare la propria risoluzione.

L’intensità dei sintomi si riduce considerevolmente una volta che sono trascorse 2-3 settimane dall'ultima sigaretta. Di conseguenza anche l’umore subisce un miglioramento, mentre il senso di fame e i disturbi del sonno si riducono. La durata totale degli effetti della crisi di astinenza è di 5 settimane: occorre tanto perché essi scompaiano completamente e gli ex fumatori siano liberi dalla loro dipendenza.

Nello specifico le fasi della dipendenza da nicotina sono:

  • da 30 minuti a 4 ore dall'ultima assunzione di tabacco. Si avverte un crescente desiderio di fumare perché gli effetti immediati di questa sostanza sul cervello svaniscono;
  • 10 ore. Le sensazioni più diffuse sono un desiderio di fumare che si impone su tutte le altre attività e una irrequietezza dovuta ai maggiori livelli di stress e ansia. Inoltre, proprio perché non si riesce a soddisfare il desiderio, si percepisce un senso di vuoto e il trascorrere del tempo sembra interminabile, senza sapere come riempirlo;
  • 24 ore. L’aumento dell’appetito è sensibile, così come gli effetti sul comportamento di questa dipendenza fisica (irritabilità, ansia e scatti di collera);
  • 2 giorni. L’organismo ha eliminato la nicotina dal sangue e dai tessuti. Compaiono anche i sintomi fisici, ad esempio emicranie, nausea, crampi allo stomaco e mal di testa;
  • 3 giorni. Il desiderio di fumare è ormai associato a uno stato d’ansia continuo. La combinazione di questi due elementi innalza considerevolmente lo stress;
  • 1 settimana. Ormai si è in piena fase acuta e tutti i sintomi sono presenti. Per evitare di ricadere nella propria dipendenza è bene evitare situazioni causa di difficoltà, ad esempio trovarsi in prossimità di un tabaccaio, avere tabacco in casa oppure frequentare fumatori. Altre circostanze che stimolano il desiderio di fumare sono guidare, assumere sostanze alcoliche, tè o caffè, avere lunghe conversazioni al telefono e la stanchezza. Si consiglia di limitare i momenti stressanti e cercare di rilassarsi il più possibile;
  • 2-4 settimane. I sintomi e la loro intensità si attenuano man mano durante il trascorrere del tempo. Il senso di fame si attenua, così come l’ansia, lo stress e il desiderio di fumare. Il soggetto è più tranquillo e rilassato;
  • 5 settimane. L’ex fumatore è uscito dalla dipendenza da nicotina. Da questo momento in poi deve mantenere il proposito di non fumare. Si tratta di una questione di volontà per evitare ricadute e mantenere i risultati raggiunti.

Si ricorda che esistono terapie e trattamenti studiati appositamente per aiutare e supportare l’ex fumatore a liberarsi dall'abitudine di fumare. In questo caso si configura come un vero e proprio paziente e si procede per fasi fino alla completa disassuefazione e al successo. La terapia risulta essere più complessa man mano che si va verso una dipendenza cronica, tuttavia è bene ricordare che questa funziona soltanto se si vuole veramente smettere di fumare.

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